Mutate or die

I Mutoid vivono da ormai oltre trent’anni in viaggio continuo, con le loro performance hanno raggiunto ogni angolo del globo creando un’arte mutata, mutante e mutoide: mutata perché adopera il riuso creativo, dando una seconda vita a oggetti di uso quotidiano e industriali gettati via; mutante in quanto è in continuo cambiamento e mutoide, dove il suffisso oide risalta la mutazione al quadrato, che coinvolge arte e vita insieme. Mutate or die (Muta o crepa) è il racconto dettagliato della loro storia, un titolo che rappresenta perfettamente il tono sarcastico con il quale i Mutoid sono da sempre alla ricerca di un immaginario ribelle ed ecosostenibile. Un vero e proprio antidoto a un futuro postapocalittico che sembra destinato a generare nuove guerre e massacri e che perciò necessita di essere cambiato nel qui e ora del presente. La Mutoid Waste Company nasce con questo proposito nella Londra thatcheriana, come crocevia di artisti-meccanici e meccanici-artisti internazionali che daranno forma a pioneristiche pratiche culturali e sociali alternative a quelle imposte dal grande business delle multinazionali dell’intrattenimento. Il gruppo fa propria un’arte del rifiuto concepita come attitudine alla negazione e alla rinuncia del sincopatico ritmo di vita della società dei consumi, vivono in comunità abitando edifici e capannoni abbandonati, costruendo villaggi a impatto zero nelle discariche (come Mutonia a Santarcangelo di Romagna) convertendo camion, bus, furgoni o roulotte in case sempre in movimento e sostenendosi con la propria arte. Questo libro ripercorre la storia della Mutoid Waste Co. e le tappe del loro viaggio, attraverso un contatto diretto con i protagonisti e una raccolta di articoli di giornali, fanzine e testimonianze orali.