Questo non è un manuale per aspiranti sommelier, né una guida per distinguere le note agrumate dal prezzemolo. È un viaggio nella storia sociale della birra e nei suoi infiniti travestimenti: bionde, rosse, scure, torbide, acide, dolci, amare, leggere, forti, misteriose. Ci sono tutte, nessuna esclusa, ma le troverai descritte con la stessa serietà con cui si parla di filosofia dopo la terza pinta. Più che un catalogo, un giro nel retrobottega del bar: dove la mappa degli stili si sfalda, e ogni birra viene raccontata per ciò che scatena nei bicchieri e nella testa.
E alla fine del viaggio... un bestiario illustrato dei bevitori: un catalogo satirico e impietoso dell’umanità da bancone, un piccolo zoo dove si aggirano “lagerus popolaris” e “hipstericus sour”, blatte urbane e monaci in esilio, camaleonti del bancone e predatori di brunch...
Un libro per chi preferisce il bar all’enciclopedia e sa che la cultura, come la schiuma, è migliore quando trabocca
